Nasce dalla straordinaria costanza di Cristina Zagaria, il progetto: #NapoliPerMe, una fantastica iniziativa che ha coinvolto noi ed altri blogger provenienti da tutta Italia, in un blog tour, con lo scopo di far vedere il vero volto di una città spesso fraintesa, o vittima di pregiudizi.
Siamo stati coccolati ed accolti con grande piacere sia dalla città che dai nostri “colleghi” blogger, che insieme a noi hanno preso il meglio di Napoli e lo hanno condiviso con i loro followers.
Per noi che di Napoli ci eravamo già innamorati l'anno scorso (leggi articolo) è stato un po' come tornare a casa, una casa fatta di profumi, sapori, sorrisi e colori partenopei che non puoi far a meno di amare.
Ed è proprio dall'amore che ha avuto origine il tutto, dall'amore che una donna ha per la sua città, dall'amore che abbiamo per i viaggi e tutto ciò che c'è di più bello nei luoghi che visitiamo, dall'amore che ci mette chi come noi, adora raccontare e condividere il mondo attraverso i propri occhi, le proprie emozioni, dal suo personale punto di vista, perché il bello sta proprio lì, nelle diverse sfumature che ognuno di noi dà alla medesima cosa.
Siamo arrivati in città verso sera, le luci della notte ci hanno dato il benvenuto, stranamente il clima era più rigido di quello che ricordavamo, per questo ci siamo affrettati a sistemarci nel b&b che ci avrebbe ospitato Casa MaGà.
Il b&b si trova in centro, in un caratteristico palazzo del settecento, facilmente raggiungibile dalla stazione centrale con la metro 1 e 6, all'interno due camere da letto con bagno e due ambienti adibiti a spazio comune, l'ampio ingresso e la cucina col tavolo da pranzo e tutti i comfort indispensabili per sentirsi come a casa propria, i proprietari poi sono persone deliziose che si preoccuperanno di soddisfare ogni vostra esigenza, la colazione inoltre si compone di prodotti fatti in casa che contribuiranno a rendere ancora più dolce il vostro soggiorno.
Le parole che ci sono rimaste più impresse di questa esperienza, sono state quelle del geologo Gianluca Minin, che salutandoci al concludersi della visita in programma alla Galleria Borbonica, si è raccomandato dicendoci, che nei nostri racconti avrebbe voluto leggere la parte emozionale della nostra visita, quella più intima e personale.
Quello che vorremmo raccontarvi infatti è proprio racchiuso nell'hashtag che ha contraddistinto l'iniziativa #napoliperme o meglio in questo caso Napoli per noi.
Una città dalle mille sfumature, alla quale vengono attribuiti mille appellativi, ognuno la vede a modo suo, spesso sottovalutandola, o peggio vittima di pregiudizi estremi.
Il blog tour che abbiamo fatto prevedeva un percorso nella Napoli sotterranea riportato alla luce di recente grazie al duro lavoro di ragazzi volontari che assieme al signor Gianluca Minin hanno ripulito e ripristinato una galleria sotterranea scavata durante l'epoca borbonica.
Negli anni quest'ultima si è trasformata più volte, nata inizialmente come collegamento fra l'attuale Piazza del Plebiscito, e la zona del porto, questo passaggio avrebbe consentito alle truppe una rapida difesa della Reggia e, al sovrano, di fuggire da Palazzo Reale e raggiungere facilmente il mare, diventando un rifugio bellico durante la seconda guerra mondiale, per poi essere usata come discarica, oggi finalmente le viene dato il giusto valore, data l'importanza storica e l'inestimabile patrimonio ritrovato al suo interno.
Grazie agli oggetti rinvenuti infatti, si è potuta fare una dettagliata mappatura storica delle epoche attraversate da questo luogo, all'interno del quale l'atmosfera è surreale, si viene investiti da un senso di stupore indescrivibile, un museo immenso tra i misteri partenopei, che regala emozioni uniche, un po' come viaggiare attraverso il tempo camminando in una vera e propria cattedrale scavata nel tufo.
Napoli è anche soprattutto buon cibo, ed una tappa culinaria non poteva che essere d'obbligo, a pranzo siamo saliti al vomero con la funicolare per andare ad assaggiare la tradizionale pizza a portafoglio, che prende il nome dal fatto che per mangiarla va piegata a metà, come quella tradizionale ma più piccola, la pizza a portafoglio è una vera chicca culinaria che ha reso celebre Errico Porzio, discendente di una storica famiglia di pizzaioli napoletani che ha portato una grande varietà negli impasti, sperimentando tecniche e metodi di lavoro totalmente personalizzati, rivolgendo sempre grande attenzione all'assoluta qualità.
Il suo motto è #SaddaSapèFà, ovvero abbinare il rispetto per la tradizione con la continua ricerca dell'innovazione.
Che sia per pranzo o per una merenda veloce se siete in zona passate a provare la tradizione che incontra l'innovazione, nata da chi fa il proprio lavoro con amore e passione per il cibo che in questo caso diventa custodia di una grande tradizione.
Abbiamo continuato il nostro tour camminando per le vie della città scoprendo scorci panoramici e street art inaspettate, per puro caso ci siamo imbattuti nella pasticceria Poppella, che abbiamo scoperto essere sinonimo di qualità e bontà partenopea, diventata celebre per il suo straordinario “fiocco di neve”, soffice brioche dal gusto leggero, un dolce alla crema ricoperto di zucchero a velo che fa impazzire tutti i palati, compreso il nostro, ci è piaciuto a tal punto che abbiamo fatto il bis, classico, al pistacchio o al cioccolato è un dolce che vale il viaggio in questa città.
Pasticceria Poppella - Il Fiocco di Neve
Verso sera è stato tempo di relax, in una location storica davvero molto bella, Palazzo Caracciolo, un edificio del 500 trasformato oggi in un elegantissimo hotel, nel quale abbiamo concluso il nostro weekend napoletano, con un happy hour davvero originale, sorseggiando una rivisitazione del classo Mojito con una nota di limoncello, ribattezzato per l'occasione “Napojito”, la location era davvero suggestiva, uno spazio coperto ricavato nel chiostro centrale del palazzo, un'attenzione ai dettagli davvero straordinaria, l'ambiente caldo, e dotato di tutti i comfort del caso, a completare il tutto un'impeccabile servizio e un delizioso buffet di stuzzichini, il modo perfetto per finire in bellezza.
Una giornata davvero stimolante, alla scoperta di una Napoli un po' insolita, quella meno turistica, quella riservata ai pochi che la conoscono, è stato un po' come sentirsi parte di una grande famiglia.